La Leopoldina era la nostra casa
Giulin e la brigata Gasparotto.
Un appossianato racconto della Resistenza dell'altomilanese
Giulin e la brigata Gasparotto.
Un appossianato racconto della Resistenza dell'altomilanese
La storia della Gasparotto avrebbe dovuto scriverla
il comandante Giulin, cioè Angelo Spezia;
che non lo ha mai fatto, secondo il mio parere,
per tre ragioni. La prima e più importante era
guardare avanti, al futuro. Crogiolarsi e autoelogiarsi
per il passato, anche se valoroso, non
rendeva nulla... Seconda ragione, per un senso
del pudore. Inutile vantarsi di aver fatto 'questo
e quello', quando si sono commessi anche degli
errori, meglio stare zitti e lasciare agli altri
la valutazione, defi nitiva, dell'operato. Ed infi -
ne, l'errore. Giulin non si è mai, ma proprio mai,
perdonato la fucilazione del suo amico Carletto
e degli altri tre ragazzi e di tutti gli arresti della
Leopoldina...