Settembre 1943, nel "caos" dell'armistizio e della guerra su tutti i fronti, Umberto, quarantennenovarese,
milite della Guardia di Finanza, cerca di rientrare in Italia. Parte da solo, da una vallesperduta del Montenegro, dove era stato inviato in perlustrazione, dopo la ritirata dal confine
greco/albanese. Il suo unico scopo erarientrare in Sud Tirolo dalla sua amat a Eva, sudtirolese,che nel 1939, durante il drammatico periodo delle opzioni, non divenne sua moglie a causa della propaganda contro gli italiani. Dopo aver raggiunto la costa del mare Adriatico, a Cattaro incontraElena, una donna ebrea o zingara o chissàchi...
Durante la loro breve convivenza lo sottopone alla lettura di strane
carte, che lei considera"magiche"
. Nel turbine degli eventi, incontra tre ragazzini tredicenni, la valsassinese Tranquilla,il sudtirolese Edoardo ed il vigezzino Francesco. Tra l'Ossola insorta con la lotta partigiana,
il Sud Tirolo occupato dai nazisti e "la soluzione finale" a compimento delle leggi razziali verso
gli Ebrei, i giovani protagonisti vivono fatti che si intrecciano nella storia degli adulti.
Li unisce l'amore per la loro terra, ma soprattutto quello per gli alberi della montagna, i larici,
che diventeranno i loro "Alberi della vita."